Unirete 2016

È stata un grande successo ma proseguirà su piattaforme digitali la seconda edizione di Unirete, la due giorni di incontri dal vivo organizzata da Unindustria Lazio e che si e’ tenuta al Palazzo dei Congressi a Roma.

Un successo confortato da numeri formidabili, con oltre quattromila visitatori e 500 “b2b” completati. Numero parziale, quest’ultimo, visto che il matching tra imprese sta proseguendo attraverso la piattaforma online e terminera’ il 26 settembre. “Sono pienamente convinto – ha commentato il presidente di Unindustria Lazio, Maurizio Stirpe – che il successo registrato dalla manifestazione sia il risultato di un grande gioco di squadra e della passione con cui le nostre aziende hanno saputo interpretare lo spirito piu’ autentico del progetto, mettendosi realmente in gioco per raccontare, anche in modo inedito, la propria storia e la propria attivita’”.


E nel corso di Unirete è stato particolarmente seguito il workshop organizzato da Cosmari, il consorzio di Cisterna di Latina che ha ricevuto il personale apprezzamento del presidente Stirpe. La gestione dei rifiuti industriali è stato il tema di un seminario che ha visto protagonista Paola Ficco, una delle maggiori esperte del settore e curatrice della rubrica “Diritto dell’Ambiente” per Il Sole 24 Ore. In particolare, è stato proposto un focus sul nuovo testo unico che si prefigge di risolvere alcune delle problematiche più delicate e controverse legate alla tracciabilità dei rifiuti e ad altri aspetti della sostenibilità ambientale. È stato l’amministratore di Cosmari, Francesco Traversa, ad introdurre i lavori. “La corretta gestione dei rifiuti industriali e’ un requisito impegnativo da adempiere per le imprese, sia per le implicazioni relative alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, sia per il complesso e articolato quadro normativo – ha dichiarato Traversa, vice presidente per le liberalizzazioni Unindustria – Nostante il testo unico del 2008, le norme nel nostro Paese sono in continua evoluzione per effetto anche del recepimento delle Direttive europee”.

Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema legato al trattamento dei rifiuti industriali pericolosi da parte di Paola Ficco. In particolare, l’esperta ha relazionato sulla situazione nel Lazio per quanto riguarda il riciclo laddove “le autorità competenti – ha sostenuto – disconoscono le proprie responsabilità per paura di sbagliare e chiedono regole tecniche al ministero dell’Ambiente. Scrivere leggi non serve – ha aggiunto – se succede quanto sta avvenendo nel Paese, con un clima di terrore anche negli uffici pubblici che genera immobilismo. C’è poi il tema della diversità di vedute dovute ad un decentramento senza coordinamento. In pratica – ha sostenuto Paola Ficco – si crea una disparita’ di accesso al mercato da Regione a Regione e quindi un’alterazione della concorrenza che penalizza per esempio gli imprenditori che risiedono in regioni come il Lazio. È questo il vero male – ha concluso l’esperta – perché chi sta nell’Ato sbagliata è destinato a soccombere”.

Proprio le problematiche legate all’ambiente sono state affrontate nei giorni scorsi anche nel corso di una riunione che si e’ tenuta tra l’Assessore regionale all’ambiente e rifiuti Mauro Buschini e i gruppi tecnici ambiente e privatizzazione e liberalizzazione di Unindustria. Nel corso dell’incontro i due gruppi tecnici, coordinati rispettivamente dai vicepresidenti di Unindustria Davide Papa e Francesco Traversa, hanno evidenziato innanzitutto le criticità del settore e poi proposto un deciso cambiamento nell’inquadramento degli iter autorizzativi in materia ambientale, in particolare quelle relative per la realizzazione delle bonifiche. Questo sia per i procedimenti di competenza regionale, sia per quelli relativi alle funzioni delegate alla Provincia. I due vicepresidenti di Unindustria hanno infatti evidenziato che è ormai improcrastinabile sia individuare linee di indirizzo e direttive per limitare quei margini di discrezionalità nell’interpretazione e nell’applicazione delle norme che sono la principale causa della farraginosità degli iter istruttori, sia per consentire una uniformità di comportamento nelle province del Lazio. Su questo tema l’assessore Buschini ha anticipato che la Regione ha già provveduto con propria delibera a regolamentare le funzioni amministrative e le attribuzioni in materia ambientale sia della Regione che degli altri Enti territoriali.

Condividi su:

Come possiamo aiutarti?

800 949 512

Chiama il nostro Numero Verde