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Le “bombe d’acqua”, ossia i forti e intensi acquazzoni ormai frequenti, soprattutto verso la fine della stagione estiva, mettono a dura prova l’efficace funzionamento delle reti idriche e fognarie. Una corretta manutenzione, è la forma più efficace di prevenzione a tali fenomeni.
Oltre allo svuotamento delle fosse biologiche, è importante effettuare operazioni di pulizia e ripristino per garantire la longevità della vasca.
Oggi, dopo anni di sviluppo tecnico e di divulgazione conoscitiva del servizio, anche in Italia possiamo ormai considerare i sistemi di videoispezione un elemento integrato per quanto riguarda le verifiche ed i controlli sulle reti idriche/fognarie per le quali non è consentito l’accesso diretto, con innumerevoli vantaggi sia per gli operatori che per gli utenti, i quali possono così usufruire di un servizio di alta qualità, garantito dalla prova visiva di controllo oltre che da un accurata indagine preventiva a costi ormai largamente accessibili.
Questo metodo di controllo trova applicazione in svariati settori raggruppabili fondamentalmente nelle seguenti categorie di prestazioni:
Qualunque sia lo scopo del suo utilizzo è da considerarsi comunque un servizio indispensabile di indagine preventiva e di controllo visivo per poter affrontare e risolvere numerose problematiche inerenti le reti di condotte.
Le tecnologie non distruttive consentono il pieno recupero di tubazioni e condotte di metallo, plastica, cemento ecc., sia rette che curve.
Trovano prevalente applicazione nei casi in cui si renda opportuno intervenire ove non risulta agibile portare allo scoperto le reti, procedere a demolizioni di pareti e pavimenti, per rifacimenti di carattere edile ed impiantistico.
Queste tecniche, tra l’altro, eliminano disagi ed intralci alla viabilità, interruzioni di attività produttive ecc., consentendo contemporaneamente di aumentare la resistenza meccanica delle condotte favorendo il deflusso dei reflui.
Le tecnologie utilizzate si basano sul principio di applicare rivestimenti interni, a base di resine termoindurenti, con o senza guaina di rinforzo, o del reinserimento di nuove tubazioni nelle condotte da riparare; tutto questo con interventi mirati sui punti effettivamente danneggiati.
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