La pulizia cryogenica, detta anche pulizia con ghiaccio secco, è un procedimento di pulizia estrememente efficace, asciutto, non abrasivo, ecologico utilizzabile in innumerevoli aree, dall’industria: dall’elettronica all’alimentare alla meccanica, ma è anche un sistema adottato con grande soddisfazione dalle Sopraintendenze alle Belle Arti per la pulizia di opere d’arte, monumenti, statue, ecc.
Con il termine “Ghiaccio Secco” viene comunemente denominata l’anidride carbonica (CO2) allo stato solido che si ottiene quando la temperatura raggiunge i -78°C (a pressione atmosferica). Grazie al suo elevato potere refrigerante, pari a 150 kcal/kg (che è quasi il doppio rispetto quello del ghiaccio di acqua), il ghiaccio secco ha la capacità di mantenere basse temperature assorbendo il calore dell’ambiente esterno.
Inoltre l’anidride carbonica esercita un’azione batteriostatica e fungistatica, rallentando la proliferazione della flora microbiologica e garantendo la conservazione di prodotti alimentari nelle migliori condizioni di freschezza.
Un’ulteriore ed importante caratteristica del ghiaccio secco è la sua capacità di non lasciare alcun residuo di umidità sulle superfici con cui è stato a contatto. Infatti, sublimando (cioè passando dallo stato solido allo stato gassoso senza passare per lo stato liquido), produce un’atmosfera satura di anidride carbonica, che essendo un gas secco, tende ad abbattere il contenuto di umidità nell’ambiente senza lasciare alcuna traccia di acqua. Il ghiaccio secco deve essere trasportato e stoccato in contenitori speciali ad alto isolamento per ridurre al minimo la sublimazione.
Il ghiaccio secco in pellet viene immesso in un apposito pelletizzatore che lo trasforma in neve carbonica accelerata dall’aria compressa fino a 300 m/s. Grazie agli ugelli, il ghiaccio secco viene “sparato” sulla superficie da trattare portandola ad una temperatura di -78°C, grazie a questo effetto termico shock, lo strato di sporco si frantuma per poi essere rimosso dal getto successivo.
Sono potenzialmente vastissimi, ma si possono riassumere essenzialmente nelle operazioni di asportazione di strati di materiale che non formino un unico corpo con la superficie sottostante, ovvero rimozione di:
E può essere utilizzato per pulire: stampi in metallo e in gomma (pneumatici), attrezzatura di mescolamento per alimenti e non (residui non cotti), attrezzatura per l’ imballaggio (polvere di carta), freezer, forni (residui di cottura), mixer, carrelli, vassoi, macchinari di aerazione, motori elettrici, pavimenti, soffitti, pareti, attrezzature per il trasporto, attrezzature di stoccaggio, parti elettroniche di qualsiasi macchinario e attrezzatura (anche in funzione), graffiti, gomme da masticare, smog, attrezzature e macchinari per verniciare, ecc.
Smaltimento: No
Effetto abrasivo: No
Conducibilità elettrica: No
Pericolosità ambientale: No
Pulizia in linea: Sì
Risultato: Eccellente
Smaltimento: Sì
Effetto abrasivo: Sì
Conducibilità elettrica: No
Pericolosità ambientale: Sì
Pulizia in linea: No
Risultato: Buono
Smaltimento: No
Effetto abrasivo: No
Conducibilità elettrica: Sì
Pericolosità ambientale: No
Pulizia in linea: No
Risultato: Buono
Smaltimento: No
Effetto abrasivo: No
Conducibilità elettrica: Sì
Pericolosità ambientale: No
Pulizia in linea: No
Risultato: Scarso
Smaltimento: Sì
Effetto abrasivo: No
Conducibilità elettrica: Sì
Pericolosità ambientale: Sì
Pulizia in linea: No
Risultato: Buono
Smaltimento: Sì
Effetto abrasivo: No
Conducibilità elettrica: No
Pericolosità ambientale: Sì
Pulizia in linea: No
Risultato: Buono
Smaltimento: Sì
Effetto abrasivo: Sì
Conducibilità elettrica: No
Pericolosità ambientale: Sì
Pulizia in linea: No
Risultato: Buono
I procedimenti che utilizzano gli ugelli Jos e Rotex Cleaning, basati su un processo a vortice rotativo a bassa pressione, rappresentano una nuova evoluzione della tecnica di pulitura: delicata, graduabile e selettiva che permette di operare su qualsiasi tipo di pietra naturale, compreso il laterizio, senza provocare erosioni o danni irreversibili perché non asporta il materiale costituente il supporto, ma solo quello che vi è sovrapposto. Ottimi risultati si ottengono anche su metalli (bronzo, alluminio, ottone) e su strutture in legno. Il procedimento agisce in maniera tale da mantenere intatta la patina di invecchiamento (Carta del Restauro 1972 art. 5) e, cosa molto importante, consente al restauratore di controllare in maniera continua ogni singola fase della pulitura.
Questo sistema ha trovato largo uso nel restauro di quadri, statue e monumenti, pavimenti in mosaico, e pavimenti antichi, soffitti a cassettoni e superfici in legno, ed è stato approvato dalle Sopraintendenze alle Belle Arti di tutta l’Italia.
Il sistema, coperto da brevetto internazionale ha ottenuto numerosi attestati per lavori pubblici eseguiti sia in Italia che in Paesi Comunitari ed Extracomunitari.
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